Curiosity: a cosa serve?

A cosa serve questo oggetto?

Alcuni oggetti che vediamo o utilizziamo quotidianamente hanno delle particolarità per le quali non conosciamo il loro utilizzo ed invece sono stati creati con uno scopo preciso che ignoriamo. Eccovi un elenco, che risponde alla domanda che a volte vi sarete fatti su cosa serve un determinato oggetto. Sicuramente, per alcuni non conoscete il loro utilizzo.

il mini taschino dei jeans


Lo svela uno dei più famosi marchi produttrici in questo blog di Levi Strauss & Co. Il taschino fu introdotto a fine 800 come “watch pocket” e veniva utilizzato per inserire orologi da tasca (ormai obsoleti) o le pepite d’oro. Ovviamente negli anni la sua funzione originaria è stata persa ed è stata convertita per inserirci preservativi (come suggeriva uno spot del 1995 per i jeans 501) o per i famosi bigliettini nei compiti in classe.

il collo lungo nelle bottiglie di birra

Oltre a dargli la caratteristica forma, serve ad evitare che impugnandola la birra possa scaldarsi troppo in fretta con il calore delle mani. Questa forma è utilizzata prevalentemente nelle birre bionde e con poca schiuma, mentre in quelle scure e più alcoliche il collo è più corto e la base più larga. Queste differenze favoriscono una diversa ossigenazione e una diversa fermentazione in base al tipo di birra.

il buco in basso nel finestrino dell’aereo

Se viaggiate spesso l’avrete sicuramente notato. Si trova nella parte bassa del finestrino e si chiama “foro di respirazione” e svolge un’importante funzione di sicurezza, una sorta di valvola. ll finestrino è composto da tre pannelli. Quello più vicino al passeggero serve solo a proteggere il pannello di mezzo che è quello che contiene il forellino.

Quando un aereo prende quota, la pressione all’esterno scende molto di più che dentro la cabina, grazie ai sistemi di pressurizzazione che fanno in modo di mantenere l’interno sotto i parametri di sicurezza. I due pannelli più esterni hanno la funzione di reggere la differenza di pressione fra esterno ed interno della cabina. Normalmente a svolgere questo compito è solo quello esterno che è il più robusto, quello in mezzo ne assume le funzioni, come estrema misura di sicurezza, nel caso il pannello esterno si rompa. Lo scopo del forellino è riequilibrare la pressione fra la cabina e i due pannelli più interni, affinchè la differenza di pressione sia quasi tutta a carico del pannello più esterno. Inoltre il forellino serve anche a rilasciare l’umidità dell’aria fra i pannelli e impedisce che si formino nuvolette o ghiaccio fuori dal finestrino, permettendo la vista.


C’è anche la questione della corona di ghiaccio che si forma attorno al forellino. All’altitudine di crociera la temperatura dell’aria esterna raggiunge i -60 gradi: secondo una delle più grosse ditte produttrici di finestrini aerei la corona di ghiaccio è formata “dalla condensazione dell’acqua quando l’aria della cabina va a contatto con la superficie molto fredda del pannello esterno”.

il buco sul tappo delle bic

Molte persone pensano che il foro nel tappo delle penne Bic sia lì per mantenere l’inchiostro asciutto. In realtà, è per una ragione di sicurezza, anzi per una vera e propria norma del 1991, che prevede che le penne abbiano un buchino sul cappuccio! Il foro è stato fatto affinché se un bambino dovesse mai ingoiare il cappuccio, non rischierebbe il soffocamento grazie proprio a quella piccola via aerea attraverso il tappo.

le lineette in rilievo sui tasti F J della tastiera


Chiamati tasti “home keys”. Servono per i non vedenti o per chi scrive senza guardare la tastiera. Fungono da punto di riferimento tattile permettendo di disporre gli indici e le altre dita di conseguenza, per iniziare la digitazione.

il foro nella parte inferiore dei lucchetti

Il foro che si trova vicino alla serratura delle chiavi serve a far drenare l’acqua piovana o i vari residui di sporcizia rimasti incastrati. Viene inoltre usato anche per lubrificare il lucchetto tramite olio o lubrificante, nel caso la serratura avesse problemi di apertura.

i bottoni sui taschini dei jeans

A metà 900 ad indossare i jeans erano soprattutto operai e minatori, che lavorando strappavano jeans in continuazione, soprattutto nelle giunture. Così nel 1971 la moglie di un lavoratore stressata nel dover ricucire ogni volta, cercò un rimedio, andò da un sarto, Jacob Davis, e gli chiese di crearne un paio più robusti. Lui ebbe l’idea di fissare alcuni “chiodi” a forma di bottone simili a dei rivetti nelle aree più delicate, cioè quelle che entravano maggiormente in contatto con le superfici o si danneggiavano a causa dei movimenti. Davis poi contattò Levi Strauss e, insieme, iniziarono a disegnare i nuovi modelli di pantaloni dotati di questi rivetto solitamente fatti in rame o metallo.

La fessura sul cappuccio del cutter/taglierino



La fessura si trova sul retro del manico, nel cappuccio in plastica rimovibile. Evita il rischio di tagliarsi le dita quando si deve spezzare una parte della lama che è costituita da piccole linee marcate diagonalmente, per avere nuovamente una parte tagliente.

la rientranza nelle bottiglie di vino

Al contrario di ciò che si pensa non serve per avere una presa migliore quando si versa. Ma perchè il fondo è uno dei punti più deboli di una bottiglia in vetro. Questa forma invece garantisce una maggiore resistenza meccanica alla pressione dei gas contenuti nello spumante e nel vino. Soprattutto durante il processo di tappatura.

Il secondo foro nella linguetta delle lattine

servirebbe per inserirci e tener ferma la cannuccia con cui bere. Per utilizzarlo correttamente una volta aperta la lattina bisogna riportarlo nella sua posizione originaria e ruotarlo verso il foro, così come vedete in foto.

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i cilindretti vicino all’attacco dei cavi

all’interno contengono un pezzo di ossido di ferro magnetico, la cui funzione è quella di sopprimere interferenze elettromagnetiche. Servono ad isolare le frequenze che spesso si generano all’interno di apparecchiature elettroniche e che potrebbero disturbare altri dispositivi durante l’alimentazione. Ad esempio, nel caso di cavi che collegano il monitor al PC evitano di far apparire sullo schermo immagini disturbate. Nei cavi di ultima generazione non vengono più usati, con le nuove tecnologie hanno ovviato a questi problemi di interferenza.

I fori nelle converse all star

secondo i progettisti Il motivo principale è la ventilazione. Per altri, poiché le All Stars sono state create come scarpe da basket si sarebbe potuto infilare un secondo paio di lacci per avere un’allacciatura più stretta.

A cosa serve il Fidget spinner

A nulla. E’ il gadget del momento, è una specie di trottola composta da 4 cuscinetti, che a quanto dicono permette di combattere lo stress… a molti fa l’effetto contrario. E’ stato inventato da una mamma americana, Catherine Hettingher, negli anni novanta ma solo ora grazie ad un buon investimento marketing sta spopolando.

il copri rotella negli accendini bic

è una banda di sicurezza. La Bic, e la maggior parte dei produttori di accendini, installa questo dispositivo a prova di bambino sui suoi prodotti dal 1990. L’accensione è un pò meno agevole, ma in questo modo i bambini non appiccheranno il fuoco alla casa.

il buco extra nelle scarpe da ginnastica

Avete mai fatto caso a quei fori aggiuntivi nelle vostre scarpe sportive e pensato: “Ma a cosa mai serviranno?”. Oggi la risposta che cercavate esiste. Secondo un video condiviso su Youtube e divenuto virale nel corso della settimana, i buchi aggiuntivi hanno una funzione precisa. Aiutano a indossare meglio le scarpe, quindi prevengono fastidiose vesciche.
Il trucco sta tutto nel realizzare quel che viene definito un “lace lock” (blocco del laccio) proprio grazie ai fori-extra. Il metodo permette di creare una nuova frizione aggiuntiva con i lacci all’altezza della caviglia. In questo modo la caviglia e l’area del tallone si mantengono comodi e protetti. Unica precisazione: ricordate di non stringere i vostri lacci troppo stretti. ecco il video di youtube con le istruzione su come eseguire correttamente l’allacciatura: video.

il tasto porte chiuse nell’ascensore

Quando abbiamo bisogno di raggiungere subito il nostro piano c’è un piccolo trucco: tenere premuto il pulsante “porte chiuse” e contemporaneamente il numero corrispondente al piano. Ci andremo direttamente, senza fermate intermedie.

Il Tubicino nel kit di riparazione camera d’aria delle biciclette

Nel kit per la riparazione spesso si trovano uno e due di questi tubicini di gomma che non vengono mai usati. Una ditta produttrice di questi kit, a chi ha posto questa domanda ha risposto: “Spett.le Sig.re,il tubetto serve a concentrare il soffio d’aria in un punto ben preciso per farasciugare più velocemente il mastice.In parole povere, non serve a nulla. Cordiali saluti Uff. post/vendita”. Ovviamente nemmeno loro avevano ben chiaro la loro funzione. Qualcuno li usa per spalmare il mastice, ma a quel punto perché non mettere una palettina?

Dunque, questo tubicino si usava nelle camere d’aria che avevano vecchie valvole chiamate Woods o Dunlop, usate prevalentemente nell’Europa dell’Est o Svizzera. Si infilava nella valvola come elemento di raccordo quando si doveva gonfiare, poi veniva tolto e si riavvitava il tappino. In Italia queste valvole sono rarissime ed è per questo che non abbiamo mai avuto l’esigenza utilizzarlo.

Simbolo barattolo aperto sulle confezioni di cosmetici, creme, profumi, collutori, gel, bagni schiuma…

Si chiama simbolo del PAO. Ovvero Period After Opening ed è l’equivalente alimentare della data di scadenza o di consumo. Il simbolo è un ‘barattolo’ con il coperchio aperto e un numero con a fianco la lettera M che è il simbolo del mese (che in tutte le lingue europee comincia con M), il numero corrisponde alla durata in mesi. 12M ad esempio indica che si consiglia di usare il prodotto entro 12 mesi dal momento dell’apertura. Esso è definito come “il tempo in cui il prodotto, una volta aperto può essere utilizzato senza effetti nocivi per il consumatore”. Nell’Unione europea il simbolo PAO è stato introdotto dalla direttiva 2003/15/CE ed è obbligatorio per tutti i prodotti cosmetici di durata superiore a 30 mesi, ne sono esenti invece i prodotti monodose.